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Guide Partita IVA Docente Privato: guida completa 2025

Se svolgi lezioni private, ripetizioni, corsi di formazione o attività didattiche in autonomia, potresti aver bisogno di aprire una Partita IVA da docente privato. Anche se non insegni in una scuola statale, la tua attività è considerata professionale e richiede una posizione fiscale regolare.

Quando è obbligatorio avere la Partita IVA?
La Partita IVA è necessaria quando l’attività di insegnamento diventa abituale, organizzata e ripetuta nel tempo. Non importa se insegni in presenza o online: ciò che conta è la frequenza e la struttura del servizio. Se hai più di uno studente, o insegni ogni settimana, non puoi continuare con la prestazione occasionale.

Qual è il codice ATECO corretto?
Per un docente privato che non rientra nell’ambito scolastico tradizionale, il codice ATECO più adatto è 85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale. Questo codice copre lezioni private, formazione online, tutoring e preparazione a test e concorsi.

Si può scegliere il regime forfettario?
Sì, molti insegnanti freelance optano per il regime forfettario, che permette:

  • tassazione al 15% (o 5% per i primi cinque anni se in possesso dei requisiti),

     

  • nessuna IVA da applicare sulle fatture,

     

  • gestione contabile semplificata e meno adempimenti.

     

È una soluzione vantaggiosa per chi svolge attività di insegnamento come professione principale o anche come secondo lavoro.

Quale iscrizione INPS è prevista?
Il docente privato rientra nella Gestione Separata INPS, poiché non esiste una cassa professionale specifica per chi insegna in forma autonoma. I contributi si versano in percentuale sul reddito, senza importi fissi, con aliquota attorno al 26%.

Ci sono altri adempimenti da considerare?
Oltre all’apertura della Partita IVA, il docente deve:

  • dotarsi di una PEC e ricevere un codice SDI per la fatturazione elettronica,

     

  • emettere fatture a norma,

     

  • conservare la documentazione contabile,

     

  • valutare eventuali requisiti per operare in ambienti formativi riconosciuti o con fondi pubblici.

     

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