Guide

Guide Come si invia una fattura elettronica nel 2025?

Ti stai chiedendo come aprire la Partita IVA? In questa guida completa ti spieghiamo passo dopo passo tutto quello che devi sapere: dai requisiti ai costi, dalle procedure alle tempistiche.

L’invio della fattura elettronica è ormai un passaggio obbligatorio per tutti i titolari di Partita IVA, a meno di rare eccezioni. Conoscere le modalità corrette di trasmissione è fondamentale per evitare errori, sanzioni e problemi fiscali.

Quali sono i metodi per inviare una fattura elettronica?

Puoi scegliere tra diverse modalità, tutte valide ai fini di legge:

  • App Fatturae dell’Agenzia delle Entrate, gratuita e integrata con il Sistema di Interscambio;
  • Portale web dell’Agenzia delle Entrate, accessibile con SPID, CIE o CNS;
  • Software gestionali di terze parti, che permettono l’emissione, la firma digitale e l’invio diretto delle fatture;
  • Portale “Fatture e Corrispettivi”, per caricare file XML già pronti;
  • PEC, inviando la fattura all’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it (meno utilizzato oggi).

Come si prepara una fattura elettronica?

La fattura deve essere redatta in formato XML, un linguaggio standardizzato accettato dal Sistema di Interscambio (SDI). Deve contenere:

  • i dati del fornitore (tu), con la tua Partita IVA e regime fiscale,
  • i dati del cliente,
  • la descrizione delle prestazioni,
  • l’importo dovuto,
  • il codice destinatario o la PEC del cliente.

Una volta compilata, la fattura viene inviata al SDI, che la controlla e la inoltra al destinatario.

Quali sono i tempi da rispettare?

La fattura elettronica deve essere emessa e inviata entro 12 giorni dalla data dell’operazione. Il rispetto di questa scadenza è essenziale per evitare sanzioni.

Cosa succede dopo l’invio?

Dopo l’invio, il SDI rilascia una delle seguenti notifiche:

  • Ricevuta di consegna, se la fattura è stata recapitata correttamente;
  • Notifica di scarto, se ci sono errori formali (in questo caso va corretta e reinviata);
  • Ricevuta di impossibilità di recapito, se il destinatario non è raggiungibile (ad esempio, codice SDI errato). In questo caso la fattura viene depositata nel cassetto fiscale del cliente.

Come si conserva una fattura elettronica?

Le fatture elettroniche devono essere conservate digitalmente per almeno 10 anni, con un sistema che ne garantisca integrità e accessibilità. È importante che il software scelto rispetti le normative tecniche previste dall’Agenzia delle Entrate.

Vuoi inviare e conservare le tue fatture elettroniche in modo corretto e senza pensieri?

Ti offriamo strumenti intuitivi e conformi per emettere, inviare e archiviare le fatture in modo automatico e sicuro.

Guide Correlate

Guida – Detrazioni e spese personali nel forfettario

Detrazioni IRPEF: come funziona per i forfettari Nel regime forfettario, il tuo reddito d’impresa non entra nel calcolo dell’imposta sostitutiva. Tuttavia, il reddito complessivo (composto dalla tua attività e da altri redditi) è quello che conta per determinare le detrazioni IRPEF. Questo significa che, anche se hai una partita IVA, puoi dedurre spese come quelle

Leggi la guida

Guida – Forfettario e Crowdfunding

Crowdfunding e forfettario: cosa sapere prima di iniziare Negli ultimi anni sempre più creativi, artigiani e professionisti hanno scelto il crowdfunding per finanziare progetti, prodotti o idee. Tuttavia, molti ignorano che dietro i contributi ricevuti si cela un aspetto fiscale tutt’altro che secondario. La regola è semplice: se chi contribuisce riceve qualcosa

Leggi la guida

Guida – Rimborso spese dal cliente – un terreno pieno di trappole

Rimborsi spese nel regime forfettario: cosa devi sapere Molti forfettari pensano che i rimborsi spese non contino come reddito. Errore! Nel regime forfettario, qualsiasi somma incassata legata alla tua attività concorre a formare il reddito: taxi, treni, hotel, pasti, perfino le marche da bollo che acquisti per il cliente. L’unica eccezione riguarda

Leggi la guida