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Partita IVA in Regime Forfettario, conviene?

La partita IVA in regime forfettario è una delle opzioni più interessanti per i liberi professionisti e le piccole imprese che vogliono gestire la propria attività in modo più semplice e vantaggioso.

I vantaggi di una partita iva forfettaria

In particolare, la partita IVA forfettaria può offrire molti vantaggi per coloro che desiderano avviare una nuova attività o consolidare quella esistente.

Ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione prima di aprire partita iva in regime forfettario di cui ci occuperemo andando più avanti nel corso di questo approfondimento.In primo luogo, il regime forfettario prevede un’aliquota fiscale agevolata del 5% per i primi 5 anni di attività e poi del 15% per gli anni successivi, rispetto alle aliquote IRPEF standard. Ciò significa che i liberi professionisti e le imprese in regime forfettario possono godere di una maggiore redditività, con un notevole risparmio fiscale rispetto ad altre forme di imposta.

Infatti una delle principali novità del Regime Forfettario è rappresentata dalla modalità con cui si determina il calcolo del reddito imponibile, su cui il contribuente è tenuto a pagare le imposte. A differenza degli altri regimi fiscali, nel regime forfettario il reddito imponibile è determinato sulla base del coefficiente di redditività previsto in base al proprio codice ATECO; negli altri regimi fiscali, invece, in linea di massima il reddito imponibile viene calcolato dalla sottrazione tra i ricavi e i costi sostenuti nell’anno di riferimento.

Il coefficiente di redditività rappresenta la parte di reddito che verrà presa in considerazione ai fini del calcolo dell’imposta da versare.

Quando conviene aprire partita iva in regime forfettario? Un esempio concreto

Mario svolge l’attività di avvocato in regime forfettario; per questo tipo di attività il codice di redditività è del 78% e il limite di fatturato annuale è di 85.000 Euro.

Se supponiamo che Mario nel corso del 2022 abbia conseguito ricavi per 34.000 Euro, possiamo ottenere il Reddito imponibile applicando la seguente formula: (34.000/100) x 78 = 26.520 Euro.

Le spese forfettarie invece sono la differenza tra 34.000 Euro e il coefficiente di redditività ovvero: 34.000-26.520= 7.480 Euro

Per poter decidere se è conveniente adottare il regime forfettario o optare per un altro tipo di regime fiscale bisogna prendere in considerazione principalmente 2 elementi:

  • le spese effettivamente sostenute per lo svolgimento dell’attività (affitto locali, costi di software, macchinari etc) superano o meno le spese forfettarie calcolate attraverso il coefficiente di redditvità? Se si, bisogna prendere seriamente in considerazione di optare per un altro tipo di regime fiscale;
  • il totale delle spese sostenute da poter portare in detrazione (spese mediche e/o veterinarie, ristrutturazione, figli a carico etc).

In definitiva, la partita IVA regime forfettario rappresenta un’ottima opportunità per coloro che vogliono avviare o gestire la propria attività in modo più semplice, redditizio e flessibile, lanciando il proprio business senza costi di gestione eccessivi. Se sei un libero professionista o un piccolo imprenditore, valuta attentamente questa opzione. 

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